Un viaggio nel tempo e nello spazio


 

DOLOMITI. Un viaggio nel tempo e nello spazio

Quanto queste montagne abbiano un legame privilegiato con la geologia è testimoniato dal nome stesso. Il termine Dolomiti deriva infatti dal minerale dolomite che venne qui scoperto dallo scienziato francese Déodat de Dolomieu (1750-1801). Le Dolomiti hanno rappresentato fin dagli albori della ricerca geologica un’area di riferimento mondiale grazie alla loro straordinaria accessibilità e alla chiarezza con cui i fenomeni geologici sono direttamente osservabili.

Qui sono stati dedotti alcuni dei principi fondanti delle Scienze della Terra. È nelle Dolomiti che scienziati e ricercatori provenienti da tutto il mondo ancora oggi si confrontano e approfondiscono “sul campo” la storia della Terra, a conferma dell’interesse sempre vivo per queste singolari montagne. Un altro aspetto fondante, per il valore globale delle Dolomiti dal punto di vista geologico, sta nel loro rappresentare una parte importante della storia della Terra in maniera continuativa e molto dettagliata. In particolare l’intervallo tra il Permiano Superiore ed il Triassico (circa tra 270 e 200 milioni di anni fa) è qui spettacolarmente testimoniato.

Anche dal punto di vista storico molte parti rilevanti del Triassico sono state definite nelle Dolomiti, a sottolineare il carattere di riferimento globale che hanno queste montagne: il Ladinico (da “Ladino”, la lingua che si parla nelle Dolomiti), il Fassanico (dalla Val di Fassa) e il Cordevolico (dalla Valle del Cordevole). Ma forse l’aspetto geologico più caratteristico è quello legato alla presenza di antichi atolli fossili. Le Dolomiti infatti rappresentano uno dei migliori esempi di conservazione di scogliere fossili e ambienti tropicali del Mesozoico, compresa la testimonianza fossile degli organismi costruttori che li formarono.

La successione di rocce illustra nel tempo la rinascita e l’evoluzione della vita in seguito alla più grande estinzione conosciuta nel tempo geologico, ovvero quella al confine tra il Permiano ed il Triassico (251 milioni di anni fa) che portò alla scomparsa di più del 90% delle specie viventi.

Ma non solo, qui sono visibili in modo chiaro e spettacolare l’interazione tra gli atolli e le scogliere coralline del Triassico e le imponenti effusioni vulcaniche che hanno caratterizzato quell’intervallo di tempo lontano. La scarsa deformazione tettonica, gli affioramenti imponenti, i grandi spessori di sedimenti accumulati e la grande continuità laterale mettono in evidenza un altro carattere eccezionale della geologia delle Dolomiti: la possibilità di poter leggere e raccontare la storia geologica nel tempo (verticalmente) e nello spazio (orizzontalmente).

In particolare la lettura verticale permette di scorrere, come in un gigantesco libro di pietra, le pagine della storia della Terra, mentre quella orizzontale permette fisicamente di sperimentare la vecchia geografia di quei mari e quelle isole. È possibile camminare sull’antica laguna, visitare il margine con i coralli e le spugne dove si frangevano le onde, scendere giù lungo l’antica scarpata per raggiungere il fondo del mare, mille metri più sotto.

Le Dolomiti sono dunque montagne straordinarie, i cui nove sistemi rappresentano in modo organico una raccolta di eccezionalità geologiche uniche al mondo.


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